C’è grande interesse online in merito al Catalizzatore di energia di Rossi e Focardi altrimenti detto Amplificatore di Energia di Rossi-Focardi. Di cosa si tratta? E’ un dispositivo realizzato dal dottore in filosofia della scienza presso l’Università di Milano, Andrea Rossi, e del professore emerito di fisica all’Università di Bologna, Sergio Focardi, che genererebbe reazioni nucleari a bassa energia per trasformare in calore l’energia immagazzinata nell’idrogeno gassoso e nel nichel. In questo senso sarebbe meglio chiamarlo reattore più che catalizzatore, ma la domanda che tutti si fanno è: “Funziona davvero?“. La risposta non è così semplice.
Premettiamo che il catalizzatore non ha ricevuto l’approvazione da parte della comunità scientifica e non ha superato la revisione paritaria, tuttavia è stato registrato come brevetto in Italia. Secondo quanto descritto dai realizzatori, l’energia rilasciata sarebbe da attribuire ai proponenti a fenomeni di fusione nucleare fredda di idrogeno e nichel.
Su Google-Patents è possibile visualizzare maggiori dettagli a proposito di questa tecnologia (vedi fonte per maggiori informazioni), tuttavia al giorno d’oggi non è ancora chiaro se sia funzionante o se si tratta solo di fuffa tecnologica e soprattutto concettuale come affermano molti.
I test positivi (e anche alcuni futuri, universitari) riguardano sempre l’Università di Bologna e realtà scientifiche svedesi, come nel caso della prova dello scorso aprile, ripresa da Rai News e supervisionata da Mats Lewan, giornalista scientifico della rivista svedese Ny Teknik, che avrebbe dimostrato la bontà del progetto. Non ci resta che attendere altre prove e test, magari questa volta dalla comunità scientifica e più distaccate dai creatori, che potranno dare risposte più ferme.
Altre interessanti innovazioni tecnologiche in ambito energetico? La più potente batteria non-nucleare al mondo e l’aereo del MIT che consuma il 70% in meno rispetto ai veivoli tradizionali.