Facebook più verde: Greenpeace esorta all’ecologia

Facebook più verde, è questa l’esortazione di Greenpeace che si rivolge al più grande portale sociale del web, snocciolando qualche numero sui suoi consumi energetici e sulla scarsa attenzione dedicata ai rinnovabili. L’associazione pacifista ha ammonito Mark Zuckerberg: i data center che reggono l’abnorme rete da oltre 600 milioni di iscritti si appoggia ancora troppo pesantemente alle energie sporche, come quelle derivate dal carbone e troppo poco da quelle pulite, come invece stanno facendo da tempo i rivali. E parte anche un tentativo di record dedicato all’ecologia.

Un sito internet può generare molto più inquinamento di una flotta d’aerei, soprattutto se si prende come esempio il più grande social network al mondo, Facebook, che ogni giorno tiene accesi e impegnati milioni e milioni di computer, smartphone e tablet in tutti i paesi.
 
I massicci server che reggono il traffico immane generato dal social network dipendono dal 53% da fornitura elettrica generata da centrali a carbone, ossia quella più inquinante. Il confronto con i rivali parla chiaro: Yahoo! è al 34% mentre Google scende addirittura al 12.7%.
 
In occasione della Giornata Mondiale della Terra organizzata per il 22 aprile 2011, la richiesta di Greenpeace (che si rivolge molto spesso alle società hi tech) è quella di dare più attenzione alle energie rinnovabili e di progettare un piano di transizione concreto. Per sensibilizzare l’utenza sociale ecco il tentativo di record: 50.000 commenti in 24 ore sulla pagina Unfriend Coal ossia togli l’amicizia al carbone. Tutti i commenti saranno poi “sparati” in faccia ai dirigenti di Facebook con un proiettore puntato a Palo Alto, davanti agli uffici della società del Man of the Year 2010.

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