Samsung porterebbe in produzione i propri display flessibili e arrotolabili già nel 2013 ossia nei prossimi mesi. È quanto si afferma negli Stati Uniti (fonte WSJ) con i modelli da 4.5 pollici e 0.3 mm di spessore in plastica – e non in vetro, per garantire più flessibilità – per smartphone. Potranno essere piegati fino a formare un cilindro. Si pensa addirittura al Samsung Galaxy S4 come primo “arrotolabile” della storia, ma sembra più semplice che si debutterà con un altro smartphone meno atteso. Inoltre, si potrebbe spaziare anche nel mondo dei tablet, degli ebook reader e dei lettori multimediali: potrebbe essere una vera rivoluzione. Il materiale utilizzato potrebbe essere il grafene: completamente trasparente, flessibile 5 volte più dell’acciaio ma resistente 100 volte tanto.
Samsung Galaxy Q potrebbe esssere il primo smartbook e in generale il primo dispositivo hitech a includere uno schermo davvero flessibile. Direttamente dal team di sviluppo della società sudcoreana arriva questo concept di piccolo notebook con tastiera completa e fisica e sistema operativo Android 4.2 Jelly Bean. Il nome in codice del modello in questione è GT-B9150 e a quanto pare includerà proprio un pannello a risoluzione 1280 x 672 pixel che si potrà piegare e quasi arrotolare senza il rischio di danneggiarlo irreparabilmente. Aprirebbe le porte a un segmento di mercato tutto da sfruttare e da spremere, che potrebbe debuttare già dal 2013.
Samsung Galaxy Q Smartbook potrebbe per altro avvalersi di un hardware davvero di primo piano che si baserebbe su un processore dual core Exynos 5250 1.7 GHz già visto sul tablet Google Nexus 10 accompagnato da 2 GB di RAM, sistema operativo Android 4.2 Jelly Bean, GPS, WI-Fi, Bluetooth e fotocamera posteriore da 8 megapixel. Non ci sarebbe da stupirsi se gli schermi flessibili sbarcassero poi successivamente anche proprio sui tablet e sugli smartphone, per soluzioni per ora immaginate soltanto nei film di fantascienza. Ci riferiamo ad esempio ai “giornali” digitali arrotolabili e aggiornabili via web in tempo reale (come visto in Minority Report).
Per altro Samsung sta lavorando sugli schermi flessibili da diversi anni. Nel 2010, Samsung Mobile Display aveva stupito tutti con un prototipo davvero incredibile e emozionante, uno speciale schermo 3D flessibile che si può accomodare su superfici oblique e irregolari ma che poi all’utente mostra nella massima qualità le immagini tridimensionali in movimento. E’ uno dei prototipi più apprezzati del Design Contest 2010 che confermano il livello tecnologico raggiunto dal colosso sudcoreano e le innovazioni pronte per il futuro prossimo in cui i display 3D spopoleranno anche sui dispositivi portatili come smartphone e tablet.
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Samsung Mobile Display è la divisione di Samsung specializzata nello studio, progettazione e realizzazione di schermi per il settore mobile e non solo. Ultimamente la parola d’ordine è “flexible“, sempre più accompagnata anche da “foldable” ossia rispettivamente flessibile e pieghevole. Il concept mostrato in galllery si riferisce proprio a un 3D-OLED-Tv pieghevole e flessibile che si può modellare e piegare a piacimento (come l’AMOLED in gallery) mostrando sempre le immagini 3D in modo più pieno e semplice in qualsiasi ambiente. Queste innovazioni arriveranno sul mercato nel giro di 5-10 anni, più o meno lo stesso tempo pronosticato per le 3D TV senza occhialini.