Mark Zuckeberg, fondatore e CEO di Facebook, è l’uomo dell’anno per il 2010 secondo Time: o per meglio dire è la “persona” dell’anno, anche se le polemiche non mancano. Già perché questo riconoscimento va paradossalmente contro il voto del popolo, quello sociale, che sul sito del magazine ha premiato lo scomodissimo Julian Assange patron di Wikileaks. Zuckerberg e quindi il social network più popolato per la redazione ma Assange e dunque le verità nascoste per la rete. L’anno scorso aveva vinto il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, due anni fa il Presidente Barack Obama.
Siamo a fine anno e le tradizionali classifiche spuntano fuori come funghi, vi abbiamo parlato dello Zeitgeist con le parole più cercate su Google, il top trend di Twitter tra i cinguettii più comuni e solo ieri il relativo report su quello degli status di Facebook. Ora è il turno de The Person of the year del Time.
Vince Zuckerberg, il fondatore e ceo di Facebook che dopo aver raggiunto circa 600 milioni di iscritti e un valore multimiliardario, è stato preso a esempio negativo nel film The Social Network. A fine anno però può sorridere con la copertina della rivista e la promessa di donare metà del suo patrimonio in beneficienza, due eventi che faranno bene alla reputazione.
Discorso diverso online dove i lettori del Time Magazine hanno votato in massa per il fondatore di Wikileaks Julian Assange con 382.000 selezioni superando, grazie al Cielo, Lady GaGa. Il riconoscimento Persona dell’Anno viene consegnato sin dal 1927.