Facebook ha presentato questa settimana il suo nuovo profilo e Mark Zuckerberg ringrazia sentitamente: con la nuova struttura della pagina personale sarà ancora più semplice e ordinato prelevare un gran numero di informazioni sui 600 milioni di iscritti al social network. Il tutto nella più totale legalità visto che sono gli utenti stessi che si autopaparazzano portando tutto di loro in primo piano. E non si dimentichi l’effetto novità: molti iscritti che prima avevano diffuso poco di loro, con il nuovo profilo condivideranno molte nuove e preziose informazioni.
Facebook vive sulla mole immensa di informazioni che detiene, che per le aziende e per il commercio ha un valore inestimabile. Dove si trova un bacino di opinioni così affidabile, completo, sempre aggiornato in tempo reale e misto tra sesso, nazionalità, età e istruzione?
Con i dati diffondibili con il nuovo profilo ossia età, studi, lavoro, passioni, lingue parlate, religione, ecc… sarà ancora più semplice e immediato ordinare le informazioni prelevate dai profili. Tutto ciò porterà presto a una quotazione in borsa, come confermato dallo stesso Mark Zuckerberg a 60 Minutes l’altra sera.
Intanto si viene a conoscenza del grande successo raccolto in Italia che è il primo paese al mondo per fruizione del portale (oltre che di altre tecnologie mobile). Tornando al nuovo profilo di Facebook, come sempre la pigrizia degli utenti del web ha colpito ancora con una marea di critiche ovviamente estetiche e funzionali più che sulla nautra stessa dell’innovazione: font troppo piccoli, lentezza di operazioni, ecc…