La Sonda Nasa Deep Impact ha incontrato la cometa Hartley 2 dopo un lungo viaggio e ha trasmesso le prime immagini del peregrinante corpo celeste, da una distanza di sicurezza di appena 700 km. Il “sasso” di ghiaccio sporco sta transitando a una distanza di circa 23 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta e sarà studiato nei dettagli grazie agli strumenti di cui la sonda dispone: sarà un’occasione unica per ritornare indietro nel tempo e accedere a informazioni di questo “fossile del Sistema Solare” che può raccontare di più sui primi periodi. In gallery la prima foto, la cometa vista da Terra, il confronto con altre comete celebri e una visione artistica.
La sonda Deep Impact della Nasa è grande circa quanto un’utilitaria, mentre la cometa è un fagiolone lungo circa 1.5 km con una lunga coda formata da getti di gas irradiato dall’azione del Sole che scioglie e vaporizza il ghiaccio che compone la superficie del corpo celeste roccioso e solido.
Alle ore 16 di ieri Deep Impact ha immortalato Hartley 2 da una distanza di 700 km, mentre dalle stazioni della NASA a Terra si seguiva tutto 23 milioni di chilometri verso l’interno. La velocità relativa dell’incontro è stata di 12.32 chilometri al secondo: si è scoperto che il nucleo (polvere di silicati, acqua, carbonio e azoto) sia più piccolo delle previsioni, inoltre la cometa gira su se stessa con un periodo di 18 ore.
La prima foto e studio di un nucleo cometario fun nel 1986 con la celeberrima Cometa di Halley grazie alla sonda Giotto dell’ESA, poi furono il turno di Borrelly nel 2001, Wild 2 nel 2004 e Tempel 1 nel 2005 con le foto che potete ammirare in gallery. Lutetia invece è l’asteroide fotografato qualche tempo fa da Rosetta. Deep Impact era partita proprio nel 2005 ed costata 42 milioni di dollari.