La NASA potrebbe tirare fuori dagli hangar i gloriosi spazioplani per sfruttarli a nuovo scopo, il turismo spaziale. Anzi, la nuova concezione di turismo spaziale, non quello tradizionale con il riccone di turno che trascorre un tot di giorni in orbita sulla ISS con gli astronauti veri, ma quello lampo e moderno, ideato da Sir Richard Branson con la sua Virgin Galactic. In tal modo si garantiscono costi operativi ridotti e un grande guadagno visto che l’intero viaggio durerebbe poche ore dal momento del distacco dall’aereo madre al raggiungimento di alte quote – circa 100 km – percependo l’assenza di gravità e poi tornandosene sulla Terra come un normale veivolo che atterra. In fotogallery un po’ di scatti di X34, uno degli spazioplani più interessanti.
Lo sperimentale NASA X-34 è stato rispolverato: realizzato da Orbital Sciences e svelato dall’agenzia spaziale governativa americana nel 1999, avrebbe dovuto aiutare a raggiungere l’orbita a Mach 8 portando con sé carichi per poi ritornare sulla Terra come un tradizionale aereo. Poi è stato cancellato due anni dopo per costi troppo alti. Recentemente se n’è riparlato con il “dardo verde” supersonico.
Peccato che poi sia arrivato il folle e visionario Branson con la sua Virgin Galactic che prima sembrava un azzardo quasi da riderci salvo poi diventare ora una quasi-verità. Manca poco al primo lancio e la NASA potrebbe sfruttare l’idea con i mezzi rimasti nel cassetto per ricavare un po’ di sano budget da viaggi spaziali lampo.
Ovviamente X34 – o un eventuale altro spazioplano – dovrà essere perfezionato per accogliere i turisti inserendo prima di tutto un po’ di finestrini… Il volo sarebbe “economico” se raffrontato ai diversi milioni spesi da turisti spaziali come il fondatore del Cirque du Soleil, Guy Laliberte, si parla di cifre nell’ordine dei 200-300 mila euro. Il terzo incomodo rimane Xtraordinary Adventure.