Cybercrimine in spaventoso aumento anche in Italia: la sicurezza informatica e sul web sta preoccupando sempre più le autorità che, affiancate dalle società produttrici di software per la difesa, avvertono: sono colpiti sette italiani su dieci. E può anche capitare di esser stati vittime senza purtroppo accorgersene. Merito del progresso dei cybercriminali sempre più raffinati e variegati ma soprattutto demerito degli utenti che troppe volte si fanno abbindolare con trucchi davvero paradossali. I più colpiti sono i neofiti e i naviganti meno esperti che cadono più facilmente nelle trappole ordite dai ladri 2.0. Ecco i dati diffusi dall’inchiesta.
Il quadro italiano della sicurezza informatica è stato descritto dalla Polizia Postale ossia l’organo che ufficialmente indaga e protegge i cittadini online e da una delle società più importanti nella produzione di software anti-virus e anti-crimine ossia Symantec.
Le due parti hanno firmato un protocollo d’intesa per la prevenzione dei crimini informatici, ma per farlo hanno dovuto tirare le somme: fino a settembre 2010 sono state denunciate 819 persone e arrestate 37 con reati di frode nel settore e-commerce. Più ampi i numeri relativi all’hacking con 2.913 denunce e 76 arresti; infine la piaga orripilante della pedopornografia con 475 denunce e 51 arresti.
Con il “Norton cybercrime human impact report“, Symantec ha raccontato che il 69% degli utenti italiani ha lamentato una forma di cybercrimine. Per il 51% di questi si tratta di virus, 10% truffe online (come quelle delle poste) e il 4% il furto d’identità, soprattutto sui social network. Ma il dato più scandaloso è che il 51% degli intervistati ha dichiarato che non cambierebbe il proprio modo d’agire dopo un’eventuale truffa. E le password? Sono troppo semplici, la più diffusa è 123456!