Anche Boeing si vuole intromettere nella lotta per l’offerta del turismo spaziale che per ora sembra coinvolgere solo la Virgin Galactic e poche altre realtà in tono minore e approssimativo. Il colosso americano potrebbe allearsi infatti con la Space Adventure per una joint venture – è proprio il caso di dirlo – stellare
Il progetto riguarda una speciale navicella con capsula (vedi foto) che si staccherebbe andando a incontrare la International Space Station (ISS) oppure addirittura una stazione orbitante privata per un soggiorno in orbita a galleggiare con il panorama terrestre sotto. I limiti? Non tanto il cielo, quanto i costi e i finanziamenti
La Space Adventure è impellagata alla ricerca di finanziamenti per spedire facoltosi appassionati nell’orbita bassa, la Boeing sta sondando il terreno per legarsi in accordo e puntare ancora più in alto nell’orbita vera e propria. Male che vada la navicella potrebbe interessare alla NASA per le missioni con astronauti come vettore conveniente e di ultima generazione.
Ecco forse non “Un impulso all’umanità per migrare verso lo spazio” come ha affermato Brewster Shaw, vice presidente della Boeing nonché direttore dell’esplorazione spaziale della società, ma opportunità commerciale. Con lo Shuttle ormai vicino alla pensione l’unico vettore è la Soyuz ma tutti i posti sono occupati dagli astronauti delle missioni. L’eventuale prezzo? Beh, un viaggio andata e ritorno con Soyuz e soggiorno 11 giorni sulla ISS veniva – ultimi prezzi – 40 milioni di dollari.