Neil Armstrong: la missione verso Marte è un piano verso il nulla

Neil Armstrong non è uno che ama molto apparire in pubblico, a differenza del suo compagno di missione Apollo 11 Buzz Aldrin. Ma quando il primo uomo a camminare sulla Luna apre bocca succede sempre un putiferio. Ieri ha parlato davanti alla Commissione Commercio del Senato americano e, come temeva Obama, è andato giù pesante.
 
Il vecchio Armstrong infatti ha criticato aspramente e in modo duro i piani dell’amministrazione Obama sulla Nasa, ha chiaramente affermato che il Presidente è stato malconsigliato e l’abbandono degli attuali progetti e l’abbraccio ai nuovi (compreso il viaggio verso Marte) è una missione verso il nulla

Annunciato con anticipo, il discorso di Neil Armstrong ha diviso gli animi negli USA: il pioniere dello spazio ha contestato la rinuncia al programma annunciato da Bush per ritornare sulla Luna con la nuova generazione di veicoli. Per rafforzare la posizione era presente anche l’ultimo uomo ad aver camminato sulla Luna, Eugene Cernan (nel 1972). Tra l’altro era dal 1971 che Armstrong non parlava al Senato.
 
Neil ha affermato che “Il programma è un piano architettato in segreto da un’elite che è riuscita a convincere Obama della storicità dell’opportunità, ma credo che il presidente sia stato malconsigliato, non è un programma nuovo e innovatore“. Non sono mancate le replice con il consigliere scientifico della Casa Bianca John Holdren – insomma la persona al centro delle critiche… – che ha ribadito la validità del progetto e i piani sul futuro. Armstrong già qualche tempo fa aveva fatto pervenire una lettera a Obama in cui si definivano i piani “devastanti” per il futuro della NASA

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