La Cina potrebbe chiudere Google

La Lo scontro tra Cina e Google si inasprisce e potrebbe concludersi in modo clamoroso: il Governo potrebbe direttamente chiudere il portale più famoso del web, almeno in loco. Il recente discorso-manifesto di Hillary Clinton non è affatto piaciuto a Pechino che potrebbe passare, ancora una volta, alle maniere forti.
 
Siamo passati dalla minaccia di Google ad andarsene e a chiudere sito e uffici nel caso che censura e controlli illegittimi non cessassero all’esatto contrario: la Cina potrebbe lei stessa estromettere Big G dal proprio suolo. Scatta l’ultimatum a Mountain View: solo dimostrativo o pericolo reale?

Lo scontro tra Google e Cina sta diventando, anzi ormai lo è già, un caso di portata mondiale che tracende dalla semplice “informatica” tingendosi di politica. Google ha come alleati gli USA che non toglieranno la Cina dalla blacklist nel caso che continuassero la loro politica “integralista” sul web. Pechino controbatte “Ok allora noi oscuriamo Google”.
 
Da mossa commerciale è divenuta ideologica, la Cina vuole combattere “L’imperialismo cybernetico americano”. Il partito dei “Google-free” ha moltissimi estimatori, a cominciare da tutti quegli utenti che hanno da sempre preferito Yahoo e soprattutto Baidu. Google ora dovrà mostrare le prove dell’attacco subito a fine 2009 che ha fatto da innesco al conflitto, altrimenti partirà il web cinese al 100% per tenersi ben stretto il più ampio bacino d’utenti al mondo con 385 milioni di naviganti e un giro d’affari di 74 miliardi di dollari. No, non è vero che è un discorso ideologico, è sempre stato commerciale.

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