Il co-fondatore e CEO di Yahoo! Jerry Yang si è dimesso dall’incarico e la borsa ha subito espresso il suo verdetto di approvazione. E’ stato proprio questo il motivo principale della rinuncia di uno dei “ragazzi d’oro” dell’informatica americana alla poltrona di uno dei portali più importanti al mondo: i titoli hanno decretato la fine di un’era.
Il perché Yang si è dimesso è presto detto: era alla guida di Yahoo da 17 mesi quando arriva l’offerta gustosa di Microsoft per inglobare uno dei pionieri di Internet: 47.5 miliardi di dollari sul piatto. Ma Jerry dice no e il titolo cade nell’abisso toccando il punto più basso dal 2004. Gli azionisti lo hanno messo da parte, isolandolo e costringendolo a prendere una decisione inequivocabile; ora non lascerà del tutto Yahoo, ritornerà al suo vecchio compito di direttore della strategia e della tecnologia e nel consiglio di amministrazione.
Dopo 14 anni dalla creazione, Yahoo vede dunque una delle sue figure più carismatiche e storiche compiere una parabola, raggiungere il vertice massimo e poi cadere pesantemente ritornando a un compito marginale. Avrebbe dovuto lasciare tutto nelle ricche mani di Microsoft? Per la borsa e la logica di un’azienda sì, ma andatelo a spiegare a chi ha creato con le proprie mani, dal nulla, un impero multimiliardario!