Saturno conta innumerevoli satelliti, sul piccolo Enceladus è stata appena stata resa nota un’importante scoperta: sulla superficie del corpo celeste è infatti stata trovata acqua in forma liquida, di ghiaccio e soprattutto di vapore sprigionato da giganteschi geyser. Potrebbe ritornare l’interesse per la ricerca di colonie extra-terrestri.
A vederlo nelle foto in alta definizione sul sito Nasa (e in gallery), Enceladus non sembra però un granché accogliente: la sua superficie è bianco pallida, increspata come una torta di yogurt, ma salta subito all’occhio che l’elemento predominante è quello alla base della vita, l’acqua.
Nature ha pubblicato i risultati degli studi basati su foto e rilevazioni della sonda Cassini, Candice Hansen della Nasa ha commentato dicendo che “Pensiamo che acqua allo stato liquido sia necessaria per la vita, sotto la crosta ghiacciata del satellite potrebbe trovarsene una grande quantità che poi viene sprigionata dai geyser a velocità supersonica a km di altezza”.
E la vita potrebbe esser presente? “La presenza di acqua liquida però non ci dà la sicurezza che ci possa esser anche una forma elementare di vita”.
Enceladus è però un corpo molto piccolo, appena 310 miglia di diametro, che si perde nell’apparente caos delle oltre 60 lune di Saturno, difficile considerarla una possibile riserva d’acqua anche per l’abnorme distanza. La sonda Cassini ha sorvolato il satellite passando anche attraverso uno sbuffo di vapore e ha conferito a Enceladus “l’onore” di essere il terzo posto nel sistema solare (finora scoperto) a contenere acqua liquida dopo la Terra e Europa, uno dei satelliti di Giove.