Ci sono ricerche o esperimenti che sembrano decisamente fini a se stessi, però sono divertenti: è il caso di questo, svolto da due ingegneri dell’Università di Londra, Benjamin Jones e Tony Kenyon. I due giovinastri hanno preso alcune simcard e le hanno torturate a morte! Risultato? Sono delle vere dure!
Che non fossero fragili e indifese si era già capito da tempo: sono alloggiate vicino alla batteria, in una delle zone più calde del telefono, chi ne possiede più di una può anche tenerle pizzicate tra la batteria e la scocca senza problemi… una volta inserite funzionao sempre, ma fino a dove si possono spingere le sollecitazioni? I due ingegneri hanno preso 12 Simcard, le hanno trattate con acido per poterle privare della copertura ed esporre i circuiti e portate a temperature molto elevate, vediamo i risultati
In concusione, a temperature molto alte le simcard resistono e non richiedono alcun programma per il recupero dei dati, a 450 gradi alcune resistono ma chiedono un recovery avanzato, quindi nel caso vi fosse caduto il cellulare nel camino non gettate subito la spugna, magari i vostri contatti potrebbero essere salvi!