È un’idea talmente semplice ed efficace che è strano che non sia stata ancora messa in pratica, ma finalmente il tempo è arrivato: utilizzando la stessa tecnologia nascosta all’interno dei Segway, infatti, è stato possibile realizzare una sedia a rotelle autobilanciante, con solo le due grandi ruote. Ovviamente motorizzata elettricamente, Ogo (questo il nome) consente di spostarsi spostando semplicemente il peso del busto nella direzione in cui si desidera muoversi, completamente hands-free e regalando molta più libertà e facilità d’uso. Sarà anche possibile utilizzare un joystick per il controllo, volendo.
Da quanto raccontato sulla pagina di Indiegogo, ossia la pagina che promuove la raccolta fondi, la nuova sedia a rotelle dovrebbe uscire nei primi esemplari nel settembre 2017. Nel frattempo è possibile finanziarla, con 1000 dollari se ne potrà ricevere una non appena sarà prodotta. Le barriere architettoniche sono troppo diffuse e troppo difficili da ammorbidire con piani inclinati o ascensori? La sedia a rotelle sviluppata dall’istituto giapponese di ricerca Chiba Institute of Technology si propone di saltare a piè pari il problema con un sistema in grado di affrontare gli ostacoli. Nello specifico, questa sedia speciale conta su una sorta di zampe sul fronte che possono salire i gradini con una certa agilità, per altro con una sofisticata tecnologia di riconoscimento. Ovviamente apre anche altre orizzonti come terreni accidentati e, perché no, un po’ di fuoristrada. Complimenti all’idea di Chiba Institute of Technology, una sedia a rotelle motorizzata che aggiunge un’appendice robotica sul fronte così da superare ostacoli altrimenti insormontabili. Quelle che vengono simpaticamente chiamate “zampe” possono infatti ruotare su cinque assi grazie al supporto mobile della base. Il sensore di riconoscimento ostacoli invia le necessarie informazioni al processore interno che elabora i dati e spedisce le istruzioni alle zampe. All’utente non resta altro che indicare la direzione con il joystick.
Dopo avervi parlato di Pegasus, la sedia a rotelle che permette di elevare chi si siede in posizione eretta, abbiamo potuto conoscere nel 2007 un’altra innovazione dedicata a questo strumento indispensabile per chi non può camminare: una sedie a rotelle comandata col pensiero. Insomma dopo la prima versione spinta a braccia, quella elettrica comandata da un joystick, ecco quella definitiva? Ideale soprattutto per i tetraplegici. Ambient con la partnership dell’Istituto della Riabilitazione di Chicago, ha infatti sviluppato e prodotto una sedia a rotelle che può essere comandata attraverso il pensiero o meglio attraverso il pensiero di determinate parole. Così come i caschi per scrivere lettere col pensiero (già testati) permettevano di associare ogni lettera a un determinato pensiero e quindi a una determinata attività del cervello, anche qui troviamo lo stesso procedimento. Il cuore del progetto è un sistema di controllo della laringe chiamato Audeo, sviluppato da Michael Callahan e Thomas Coleman di Ambient. Si avvicina sempre più un futuro in cui buona parte dei dispositivi elettronici sarà controllato dal pensiero usando lo stesso sistema?